Acquaticità con e senza i genitori

L’ambientamento in acqua è un processo che investe non solo i muscoli e la capacità di stare a galla. I vostri figli necessitano di un insieme di “ingredienti” per lo sviluppo psico- motorio.La capacità di apprendimento in questa fascia di età è in rapida accelerazione e le capacità di movimento in acqua sono estremamente facilitate.

I bambini per loro natura hanno bisogno di essere guidati nella scoperta del mondo acquatico e quindi per questa esigenza sono stati studiati del corsi di nuoto adatti alla loro età in modo da avvicinarli alla specialità senza dimenticare la componente più importante della loro età che è il gioco.

E’ consigliato iniziare l’attività in piscina con bambini tra i tre e i sei anni di età e di indirizzarli verso l’attività agonistica tra i sei e gli otto anni.

Si parte muovendo i primi passi in vasche basse, che permettono ai bambini di affrontare l’acqua con più serenità. Da questa età in poi la piscina è utile perché irrobustisce l’apparato muscolo scheletrico. I muscoli si allenano ed è possibile prevenire i disagi alla schiena. La piscina fa bene anche al cuore e ai polmoni dei bambini. Inoltre, li aiuta a mantenere il peso giusto.

L’attività sportiva in piscina non fa solo bene al fisico dei bambini, ma li stimola a conoscere un nuovo ambiente e li aiuta da un punto di vista emotivo. Alcuni bimbi, specialmente all’inizio possono essere un po’ intimoriti dall’acqua, questo timore man mano scomparirà. Con i primi risultati, il bimbo diventa più sicuro di sé e più attento agli stimoli ricevuti.

I bambini acquisiscono la predisposizione all’ascolto e la conservano soprattutto quando si accorgono di fare progressi aumentando così la stima cha hanno di loro stessi. Il nuoto li rende più disciplinati e fa in modo che capiscano l’importanza di impegnarsi per raggiungere un obiettivo; inoltre in piscina il tuo bimbo incontrerà tanti nuovi amici con cui socializzare, fare amicizia e perché no, diventare una squadra.