Un defibrillatore è in dotazione nella Piscina di Susa dal 20 febbraio 2014 ed è stato donato per iniziativa di “30 ore per la vita”
Circa 70 mila persone ogni anno in Italia vengono colpite da un improvviso arresto cardiaco: una ogni 8 minuti circa e, nel 70 per cento dei casi, questo avviene nella propria casa, sul luogo di lavoro o in strutture scolastiche e sportive.
“Trenta Ore per la Vita” attraverso le campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi, svolte negli anni 2011-2012 e 2013 in collaborazione con Croce Rossa Italiana, ha inteso:
- diffondere nella popolazione la “cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza”;
- far conoscere le semplici manovre di rianimazione cardio-polmonare nonché quelle relative alla disostruzione pediatrica;
- incrementare quanto più possibile, nelle scuole statali e nelle strutture sportive pubbliche, la disponibilità di defibrillatori;
- formare gratuitamente, attraverso corsi BLS-D (Basic Life Support-Defibrillation) tenuti da istruttori della Croce Rossa Italiana, il personale delle strutture assegnatarie di un defibrillatore sulle corrette manovre da compiere in caso di arresto cardiaco.
La prontezza, in tali circostanze, è determinante; ogni minuto di ritardo nella defibrillazione riduce la possibilità di sopravvivenza del 10 per cento. L’utilizzo, entro pochissimi minuti, di un Defibrillatore semiAutomatico Esterno (DAE), utilizzabile anche da personale non sanitario, opportunamente formato, potrebbe salvare la vita alla persona colpita da arresto cardiaco.