GLI ABBONAMENTI SI POSSONO SOSPENDERE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IN CASO DI MALATTIE ESANTEMATICHE O IN CASO DI RICOVERO OSPEDALIERO.
Come sospendere l’abbonamento:
Telefonare in piscina al numero di telefono: 0122.62.92.56 e comunicare l’accaduto.
Successivamente bisogna presentare, presso la segreteria della piscina, la certificazione fatta dal proprio medico o il referto rilasciato dal pronto soccorso.
Il certificato deve attestare la patologia riscontrata ed eventualmente il numero di giorni di prognosi.
Il certificato può essere recapitato personalmente presso la segreteria o tramite mail all’indirizzo info@dinamicassd.it
La sospensione dell’abbonamento avverrà solo in data di ricezione, presso la segreteria, della certificazione adeguata richiesta e NON AVRA’ VALORE RETROATTIVO. L’abbonamento verrà sospeso solo per il periodo indicato sul certificato rilasciato.
ATTENZIONE:
La sospensione dell’abbonamento non garantisce il mantenimento del posto nei giorni e orari concordati.
Al momento della riattivazione si dovrà verificare la disponibilità di posti nel corso sospeso o cercare un altro giorno/orario disponibile; inoltre bisognerà presentare in segreteria un certificato del medico che attesti la possibilità di riprendere l’attività svolta.
.
LE MALATTIE ESANTEMATICHE SONO:
la varicella,il morbillo,la parotite,la pertosse,la rosolia,la scarlattina,la quarta malattia,la quinta malattia,la sesta malattia
LA VARICELLA
La varicella è una delle malattie esantematiche dei bambini. I sintomi della varicella sono vescicole, prurito e febbre. E’ causata dal virus Varicella-
Come si contagia la varicella?
Attraverso un contatto diretto con la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando oppure con il contatto con il liquido contenuto nelle caratteristiche vescicole. Può anche essere trasmessa, ma con minore facilità, da un individuo affetto da Herpes Zoster. Il picco di incidenza si verifica nel tardo inverno ed all’inizio della primavera. In genere colpisce bambini tra i 5 e i 10 anni di vita. E’ una malattia molto contagiosa per cui la maggior parte della popolazione in età adulta è immune.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifestano i sintomi della varicella?
In genere dopo 14-
Come si riconosce la varicella?
Inizia con malessere generale e febbre, in genere lieve, ma che può arrivare anche a 39°-
Dopo alcuni giorni compare la tipica eruzione cutanea (in termine medico esantema), molto pruriginosa, che interessa all’inizio il cuoio capelluto, il viso e il tronco e poi si estende all’addome, ai genitali, alle braccia ed agli arti inferiori. Le manifestazioni cutanee hanno dapprima l’aspetto di macule-
Quali sono le complicazioni della varicella?
Sovrainfezione batterica (da stafilococco o da streptococco) delle lesioni cutanee, secondaria a grattamento delle vescicole Raramente epatite, encefalite (infezione del sistema nervoso centrale), polmonite, artrite, glomerulonefrite. La varicella è raramente grave nel bambino sano, ad eccezione dei bambini molto piccoli e in quelli che presentano una grave immunodepressione.
Per quanto tempo il bambino affetto da varicella è contagioso?
Da 1-
Come si cura la varicella?
Nel bambino sano è solitamente una malattia autolimitantesi e la terapia è solo di supporto. Si somministrano antifebbrili (escludendo quelli a base di acido acetilsalicilico come l’aspirina, che possono provocare gravi reazioni nel paziente) e antistaminici per il prurito. È consigliabile tenere corte e pulite le unghie del piccolo per evitare che infetti le vescicole grattandosi. Esiste un farmaco specifico per la varicella, chiamato Aciclovir, che, somministrato per bocca entro 24 ore dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee, provoca una diminuzione della durata e dell’entità della febbre, e del numero e della durata degli elementi cutanei. Il suo uso non è raccomandato nel bambino sano, ma può essere preso in considerazione nei bambini maggiormente a rischio di complicazioni come quelli di oltre 12 anni di età, o con malattie respiratorie e cutanee croniche gravi o nei casi secondari che avvengono in famiglia (e che di solito hanno un decorso più grave).
Come si previene la varicella?
Con il vaccino anti-
Quanto tempo si deve stare assenti da scuola in caso di varicella?
La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 7 giorni dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee.
Lo sapevate che …?
Una volta contratta la varicella, il virus rimane per tutta la vita nel nostro organismo, annidato nei gangli delle radici dei nervi spinali, pur senza dare sintomi (si dice, in questo caso, che rimane latente). Può accadere che, soprattutto negli adulti e negli anziani, in corrispondenza di situazioni stressanti o di immunodepressione transitoria, il virus si riattivi, causando lesioni cutanee che prendono il nome di Herpes Zoster o “fuoco di Sant’Antonio” e che sono costituite da grappoli di vescicole spesso dolorosi, localizzati lungo il decorso di un nervo sensitivo.
IL MORBILLO
Il morbillo è causato da un virus della famiglia dei Paramyxovirus, genere Morbillivirus.
Come si contagia il morbillo?
Attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori o attraverso le congiuntive. Il picco di incidenza si verifica in inverno ed in primavera. Colpisce in genere i bambini tra i 3 e i 10 anni di vita. Il morbillo è una delle malattie più contagiose che esistano tanto che è molto difficile raggiungere l’età adulta senza essersene ammalati.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta il morbillo?
In genere dopo 8-
Come si riconosce il morbillo?
Il morbillo inizia con congiuntivite, raffreddore con starnuti e intensa secrezione nasale, tosse secca, malessere generale e febbre elevata, in genere sui 39°-
Dopo 3-
Quali sono le complicazioni del morbillo?
Otiti, laringiti, tracheo-
Per quanto tempo il bambino è contagioso?
Da 1-
Come si cura e come si previene il morbillo?
Solitamente è una malattia autolimitantesi e la terapia è solo di supporto. Si somministrano antifebbrili, sedativi della tosse e si cerca di idratare adeguatamente il paziente. Gli antibiotici vengono utilizzati nel caso di complicanze batteriche.
La prevenzione si fa con il vaccino anti-
Quanto tempo si deve stare assenti da scuola?
La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 5 giorni dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee.
Lo sapevate che …?
Il nome morbillo significa “piccolo morbo”: il diminutivo voleva indicare in passato una malattia benigna in contrasto con il “morbo” per antonomasia, cioè il vaiolo. In realtà il morbillo rappresenta nei paesi del terzo mondo una delle principali cause di morte tra uno e quattro anni di vita poiché la grave immunodepressione e le complicanze che provoca in un piccolo bambino denutrito e debole, possono essere mortali. Si calcola che ogni anno muoiano in tutto il mondo più di un milione di persone colpite dalla malattia.
LA PAROTITE
La parotite (orecchioni) inizia con febbre, in genere modesta, mal di testa, malessere generale e scarso appetito. Dopo 1-
La causa della parotite (comunemente detta orecchioni) è virus della famiglia dei Paramyxovirus, il Myxovirus Parotiditis.
Come si contagia la parotite?
Attraverso un contatto diretto con la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori. Il picco di incidenza si verifica durante il tardo inverno ed in primavera. Colpisce bambini di qualsiasi età, ma in genere tra i 5 e i 9 anni di vita.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta la parotite?
In genere dopo 16-
Come si riconosce la parotite?
La parotite inizia con febbre, in genere modesta, mal di testa, malessere generale e scarso appetito. Dopo 1-
Quali sono le complicazioni della parotite?
Meningoencefalite (infiammazione delle meningi, cioè delle membrane che rivestono il cervello), pancreatite (infiammazione del pancreas) e orchite (infiammazione di uno o, più raramente, di entrambi i testicoli in bambini dai 10-
Per quanto tempo il bambino è contagioso?
Da 1-
Come si cura e come si previene la parotite?
Solitamente la parotite è una malattia benigna e la terapia è solo di supporto; si somministrano antifebbrili e antidolorifici.
La prevenzione si effettua con il vaccino anti-
Quanto tempo si deve stare assenti da scuola?
La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 9 giorni dalla comparsa della tumefazione parotidea.
Lo sapevate che…?
Il pericolo di rimanere sterili dopo aver contratto la parotite è molto temuto, ma è anche statisticamente piuttosto basso e, in tutti i casi, interessa solo gli adulti e gli adolescenti. In genere l’interessamento testicolare compare nel 30% dei pazienti che hanno superato la pubertà e, di questi, solo il 25% presenta un’orchite bilaterale. E’ solo quest’ultima percentuale di pazienti che è a rischio di rimanere sterile con una probabilità che non supera però il 3%.
LA PERTOSSE
La pertosse è una malattia infettiva delle vie aeree causata da un batterio, la Bordetella Pertussis. In realtà non è tanto il bacillo a provocare la sintomatologia, quanto piuttosto una sua tossina che provoca lesioni alla mucosa dei bronchi e dei bronchioli con conseguente broncospasmo.
Come si contagia la pertosse?
Attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori. Il picco di incidenza si verifica in inverno ed in primavera. Può colpire qualsiasi età, in particolare quella scolare.È una malattia molto contagiosa, quasi come il morbillo e la varicella.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta la pertosse?
In genere dopo 6-
Come si riconosce la pertosse?
La malattia inizia con un quadro di infezione delle alte vie respiratorie di modesta entità con tosse leggera, starnuti, secrezione nasale mentre la febbre è assente o e minima (fase catarrale). La tosse, all’inizio solo notturna, con il passare dei giorni si fa progressivamente più intensa, anche diurna e, dopo circa 7-
I bambini più grandi possono presentare manifestazioni atipiche, con tosse persistente e senza urlo inspiratorio. La pertosse in genere dura dalle 6 alle 10 settimane anche se non è raro che, nei mesi successivi, il paziente possa manifestare una tosse pertussoide in concomitanza con episodi infettivi delle prime vie respiratorie anche banali, come un semplice raffreddore. Nei lattanti la malattia è particolarmente grave e gli accessi di tosse possono portare a crisi di apnea, cioè di mancanza di respiro, con cianosi e difficoltà ad alimentarsi.
Quali sono le complicazioni?
Soprattutto broncopolmoniti, convulsioni, encefalopatia. Le ultime due sono particolarmente frequenti nel lattante a causa dell’ipossia (cioè del mancato arrivo di ossigeno) cerebrale provocata dalle crisi di apnea.
Per quanto tempo il bambino è contagioso?
Soprattutto nella fase catarrale, prima dell’inizio degli accessi parossistici; il rischio diminuisce poi rapidamente ma può durare fino a tre-
Come si cura la pertosse?
Con antibiotici del gruppo dei macrolidi, che vanno però assunti tempestivamente, nella fase catarrale (quando però la diagnosi clinica è praticamente impossibile in assenza di un dato di contagio) perché dopo la comparsa degli accessi di tosse non sono più efficaci. I cortisonici e il salbutamolo (un farmaco che agisce contro lo spasmo bronchiale) sembrano ridurre l’intensità e la frequenza degli accessi di tosse. Qualche volta possono essere utili i sedativi della tosse. Importante è anche l’umidificazione dell’ambiente evitando inoltre irritanti come il fumo della sigaretta, lo smog e la polvere.
Come si previene la pertosse?
Con il vaccino anti-
Quanto tempo si deve stare assenti da scuola?
La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 7 giorni dall’inizio della terapia antibiotica.
Lo sapevate che…?
Non serve, per far passare la pertosse, portare il bambino in alta montagna o sull’elicottero o in aereo come consigliato da varie credenze popolari. Questa consuetudine deriva probabilmente dal fatto che la Bordetella Pertussis è un germe non molto resistente e abbastanza difficile da isolare. Portando ad elevate altitudini il paziente, si riduce, come noto, la concentrazione di ossigeno nell’aria e ciò dovrebbe progressivamente uccidere il batterio; ma poiché i sintomi della malattia sono causati dalla tossina prodotta, che rimane in circolo per settimane e che non può essere distrutta in alcun modo, l’eliminazione della Bordetella Pertussis non porta alcun beneficio al paziente.
Altre credenze, questa volta di ambiente contadino, consigliano di portare il bambino in una stalla: il “miglioramento” in tal caso si può forse spiegare con l’aria estremamente umida che si respira in tale ambiente.
LA ROSOLIA
La rosolia è una malattia virale diffusa che può causare molti problemi, ai bambini e durante la gravidanza.
Qual è la causa?
Un virus del genere dei Rubivirus, appartenente alla famiglia dei Togavirus.
Come si contagia la rosolia?
Attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori. Il picco di incidenza si verifica nel tardo inverno e all’inizio della primavera. Colpisce bambini solitamente tra i 5 e i 14 anni di età.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta?
In genere dopo 14-
Come si riconosce?
Inizia con un ingrossamento delle linfoghiandole situate dietro alle orecchie e sulla nuca e, qualche volta, con febbre lieve e malessere generale. Dopo alcuni giorni appare un’eruzione cutanea (in termine medico esantema) che interessa prima il viso e poi si diffonde, nel giro di 24 ore, al tronco, alle braccia e agli arti inferiori. Le manifestazioni cutanee hanno l’aspetto di macule-
Quali sono le complicazioni?
In genere nessuna in età pediatrica. Nell’adolescente e nell’adulto possono comparire artriti e dolori articolari. Il rischio di gravi conseguenze per il feto è invece elevato nelle donne in gravidanza, soprattutto se il contagio è avvenuto nei primi tre-
Per quanto tempo il bambino è contagioso?
Da 2 giorni prima dell’inizio delle manifestazioni cutanee fino a 6-
Come si cura?
Solitamente è una malattia autolimitantesi e la terapia è solo di supporto. Si somministrano antifebbrili al bisogno.
Come si previene?
Con il vaccino anti-
Quanto tempo si deve stare assenti da scuola?
Per circa 7 giorni dalla comparsa delle manifestazioni cutanee.
Lo sapevate che …?
Il virus della rosolia contratto dalla madre nel primo trimestre di gravidanza può contagiare l’embrione nel 70-
LA SCARLATTINA
La scarlattina è una malattia esantematica dei bambini i cui sintomi sono febbre, arrossamento diffuso, faringotonsillite. E’ causata dallo Streptococco beta-
•Qual è la causa della scarlattina?
Un batterio, lo Streptococco Beta-
Come si contagia la scarlattina?
Attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il batterio penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori. Il picco di incidenza si verifica nel tardo autunno, in inverno ed in primavera. È rara sotto i 2 anni di vita ed è più frequente in età scolare.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta la scarlattina?
In genere dopo 2-
Quali sono i sintomi della scarlattina?
Inizia in modo improvviso con febbre (che spesso arriva a 39°-
Quali sono le complicazioni della scarlattina?
Nessuna, se la scarlattina viene curata in modo corretto con gli antibiotici specifici per lo Streptococco Beta-
Per quanto tempo il bambino con scarlattina è contagioso?
Da 1-
Come si cura la scarlattina?
Con la terapia antibiotica. Inoltre si somministrano antifebbrili e si cerca di idratare adeguatamente il paziente.
Come si previene la scarlattina?
L’unico sistema per evitare la scarlattina è quello di tenere lontano il bambino dalle persone già contagiate.
Quanto tempo si deve stare assenti da scuola?
La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 3 giorni dall’inizio della terapia antibiotica.
Lo sapevate che …?
La scarlattina si distingue dalle altre malattie esantematiche per la possibilità di ricadute. Ciò si spiega con il fatto che somministrando troppo precocemente la terapia antibiotica contro lo streptococco beta-
LA QUARTA MALATTIA
Secondo la maggior parte degli studiosi la quarta malattia non è altro che una forma attenuata di scarlattina. Il decorso è di pochi giorni.
LA QUINTA MALATTIA
La quinta malattia (o megaloeritema infettivo) è una malattia esantematica dei bambini che si manifesta con arrossamento alle guance ed eruzione al corpo; è causata dal virus Parvovirus B19.
Come si contagia la quinta malattia?
Attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori. Il picco di incidenza si verifica in primavera. Colpisce in particolare i bambini in età scolare.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta la quinta malattia?
In genere dopo un periodo di tempo tra i 4 e i 14 giorni ma si può arrivare fino alle tre settimane.
Come si riconosce la quinta malattia?
Solitamente non compaiono sintomi premonitori e la febbre è assente
o di grado lieve. quinta malattiaDopo pochi giorni compare la tipica eruzione cutanea (in termine medico esantema) che interessa dapprima il volto, in particolare le guance: queste appaiono molto arrossate, calde al tatto, come se il bambino fosse stato schiaffeggiato, mentre la cute è pallida sul mento, sulla fronte ed intorno alla bocca. Successivamente compaiono macule-
Quali sono le complicazioni della quinta malattia?
Normalmente nessuna. Negli adolescenti e negli adulti può causare dolori articolari o vere e proprie artriti. In bambini affetti da anemia amolitica cronica (ad esempio, anemia falciforme, sferocitosi, ecc.), può causare crisi di aplasia, cioè infettare i precursori midollari dei globuli rossi e peggiorare l’anemia
Per quanto tempo il bambino è contagioso?
Dalla settimana prima dell’inizio dei sintomi fino alla comparsa delle manifestazioni cutanee. Di conseguenza quando compaiono le manifestazioni cutanee il bambino non è più contagioso.
Come si cura la quinta malattia?
Solitamente è una malattia autolimitantesi e la terapia è solo di supporto. In caso di prurito si somministrano antistaminici.
Come si previene la quinta malattia?
Non esistono vaccini e, in tutti i casi, le misure preventive non sono necessarie perché si tratta di una malattia lieve.
Quanto tempo si deve stare assenti da scuola con la quinta malattia?
Non è necessario l’allontanamento in quanto i bambini non sono più contagiosi dopo la comparsa delle manifestazioni cutanee.
Lo sapevate che…?
La quinta malattia è pericolosa solo nei pazienti affetti da rare forme di anemia emolitica cronica (talassemia, favismo) in cui può provocare una grave soppressione della produzione di globuli rossi a livello del midollo osseo (aplasia midollare). L’azione del Parvovirus B 19 sulle cellule progenitrici dei globuli rossi può inoltre causare nei pazienti immunodepressi una anemia emolitica cronica da infezione persistente.
LA SESTA MALATTIA
La sesta malattia è una delle malattie esantematiche dei bambini. Si manifesta nei bambini piccoli con febbre seguita da eruzione al corpo. E’ causata da Herpes Virus tipo 6.
Qual è la causa della sesta malattia?
La sesta malattia è causata da un virus della famiglia degli Herpes chiamato Herpes Virus Umano tipo 6.
Come ci si contagia la sesta malattia?
Attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori. La malattia è presente durante tutto l’arco dell’anno, senza una stagionalità. Colpisce solitamente i bambini di età compresa tra i sei mesi e i due anni di vita.
Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta la sesta malattia?
In genere dopo un periodo variabile tra i 5 e i 15 giorni (in media 9) compaiono i primi sintomi.
Come si riconosce la sesta malattia?
La sesta malattia inizia con febbre elevata, in genere sui 39°-
Quali sono le complicazioni della sesta malattia?
La sesta malattia in sè non è pericolosa, ma nei bambini predisposti la febbre elevata può determinare convulsioni febbrili.
Per quanto tempo il bambino è contagioso?
La sesta malattia è contagiosa soprattutto durante la fase febbrile, quindi prima o contemporaneamente alla comparsa delle manifestazioni cutanee.
Come si cura la sesta malattia?
Solitamente è una malattia autolimitantesi e la terapia è solo di supporto. Si somministrano antifebbrili e si cerca di idratare adeguatamente il paziente. Come si previene? Non esistono vaccini e, in tutti i casi, le misure preventive non sono necessarie perché si tratta di una malattia lieve e di breve durata.
Quanto tempo si deve stare assenti dal nido dopo la sesta malattia?
Non è necessario l’allontanamento, in quanto i bambini non sono più contagiosi dopo la comparsa delle manifestazioni cutanee.
Lo sapevate che …?
La sesta malattia è così chiamata perché rappresenta il sesto esantema infettivo descritto in medicina. Le altre malattie esantematiche sono: la scarlattina (prima malattia), il morbillo (seconda malattia), la rosolia (terza malattia), la quarta malattia o scarlattinetta (che è una forma lieve di scarlattina) e il megaloeritema infettivo o quinta malattia.